venerdì 30 ottobre 2009

No alle ronde in Alessandria!

Con questo comunicato vogliamo chiedere al sindaco di Alessandria la rinuncia ad utilizzare le famigerate “ronde” di cui tanto si è discusso in questi mesi. Nonostante la delibera governativa noi crediamo concretamente che la scelta di istituire ronde di privati cittadini a pattugliare le strade Alessandrine sia un errore di gravità inaudita per diverse semplici ragioni:
1- Il clima razzista e xenofobo nel quale versa buona parte della popolazione che si professa favorevole ai pattugliamenti rondisti non può che portare l'esperimento delle ronde alla deriva di una banale quanto pericolosa caccia al “diverso” di turno.
2- L'ufficializzazione di ronde cittadine volute da un gruppo di parlamentari leghisti come propaganda elettorale e, si suppone, richieste da cittadini di identiche ideologie politiche e morali produrrà, come riflesso, ovviamente, gruppi di emuli di opposta fazione e, come l'esperienza di Padova, Massa Carrara, Roma ecc... ci insegna, questo non può che portare a scontri di ogni tipo nelle nostre strade col risultato di ottenere guerriglia cercando sicurezza.
3- Le forze dell'ordine, già umiliate ed impoverite dalle politiche antistatali di questo sciagurato governo, non hanno ne il tempo ne gli uomini necessari per occuparsi dei probabili scontri tra rondisti di destra e di sinistra. I rappresentanti delle forze dell'ordine dovrebbero, al contrario, occupare il tempo (pagato da noi cittadini) pattugliando il territorio, visto che sono gli unici individui legittimati a poterlo fare.
4- L'idea della “sicurezza fai da te” è un concetto estremamente pericoloso! Il “ci penso io perchè lo stato non ci pensa” non può che aumentare la sfiducia allarmante che i cittadini dimostrano sempre più nei confronti dello stato.
5- Il bisogno “ostentato” di sicurezza è in buona parte stato montato a dovere dai mass-media che giocando sull'ingenuità di una certa fetta di popolazione ha portato la stessa a credere di essere in costante pericolo per via di immigrati, rom, drogati ecc...ecc...Noi sappiamo che non è così e lo ribadiremo continuamente ed in ogni occasione!
6- Il comune potrebbe spendere le forze e i soldi profusi nella realizzazione di opere strampalate come nuovi costosissimi ponti od organizzazione di improbabili feste cittadine nella formazione di nuovi vigili urbani, così da rendere non necessarie le suddette ronde.
7- La netta maggioranza dei vari sindacati di polizia, si è dichiarata espressamente contro ogni tipo di pattugliamento del territorio da parte di privati cittadini.
8- Il metodo di scelta dei volontari, con la “delegazione” dei rappresentanti di maggioranza ed opposizione non ci convince neanche un po'.

Partito della Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani, Lista civica-Crescere Insieme, Sinistra e Libertà, Alessandriacolori, Associazione per una sinistra plurale, Libera, Verso il Kudistan, Contro il Razzismo, Comunisti-Sinistra Popolare.

giovedì 29 ottobre 2009

Casale, polveri sottili: vince il partito dell'automobile, con buona pace della salute di tutti .

“Ho letto esterrefatto – dice Alberto Deambrogio, cons. reg. PRC-SE – le ultime strategie del Comune di Casale per limitare l’inquinamento da polveri sottili. Un bel balzo all’indietro, contro la logica, contro il buonsenso e ben nascosti dietro la teoria ‘benaltrista’, che fa dire all’Assessore Deluca che semmai serviranno asfalti speciali, lavaggi ecc.”.
“Intanto a Casale – continua Deambrogio – ha vinto il partito dell’auto, che è riuscito a ricacciare nel dimenticatoio il rafforzamento e l’allargamento della zona a ZTL. Libertà dunque, e ci mancherebbe altro, di muoversi in automobile anche quando l’aria fa schifo. Tutto questo stride leggermente con la salute di tutti? Beh, forse in Comune pensano che quei danni si vedano col tempo, li paghino tutti anche di tasca propria, ma, insomma, difficilmente vengano ricondotti a politiche scellerate di gestione del traffico veicolare, che invece ruggisce e ringrazia con consenso ‘pronto uso’”.
“Evidentemente Alessandria ha fatto scuola – continua ancora Deambrogio – e anche a Casale ci apprestiamo, dopo la cancellazione dell’Assessorato alla Pace, alla controriforma nel campo dei rifiuti e nella gestione della qualità dell’aria. Mi pare che neanche i dati forniti da AMC, che testimoniano come il traffico veicolare sia un problema centrale da affrontare con misure serie e progressive, siano riusciti a smuovere amministrazione e assessore competente”.
“Io credo che, invece, – conclude deambrogio – la salute delle persone sia la priorità delle priorità. Sottolineo: la salute, non la sanità, che è invece lo strumento che interviene, con costi alti, quando i determinanti di salute non sono stati attentamente tenuti in conto da tutte le politiche, ivi compresa quella del controllo e limitazione del traffico veicolare. Viviamo in un territorio, la Pianura Padana, tra i più inquinati al mondo. I cittadini casalesi hanno e devono rivendicare con forza, il diritto a vedere migliorata questa condizione attraverso una serie di misure efficaci, tra l’altro rese sempre più inevitabili dalle normative internazionali ed europee. Chi, come l’amministrazione casalese, pensa che si possa far finta di niente, lavora nei fatti per il sicuro decadimento della qualità di vita”

Alberto Deambrogio, Consigliere Regionale PRC-SE

martedì 27 ottobre 2009

Dimissioni, atto dovuto.

Abbiamo assistito, non senza imbarazzo, al Consiglio Comunale di Alessandria di lunedì 26 ottobre
u.s. Imbarazzo vissuto per la decisione del consigliere Grassano di non dimettersi dalla carica di Presidente del Consiglio, forse ultimo atto di un tentativo di difesa o attaccamento alla poltrona. Abbiamo ritenuto opportune le richieste di dimissioni dei capigruppo di maggioranza e di minoranza dalla carica di Presidente del Consiglio comunale fatte al consigliere Grassano, passato tra l’altro al Gruppo misto e quindi di fatto FUORI dalla maggioranza di governo della città.
Grassano è stato delegittimato dal ruolo di Presidente del Consiglio Comunale dalla stessa maggioranza, che poi non si è allineata alla richiesta di sospensione della seduta fatta dalle opposizioni.
Abbiamo, quindi, assistito a questo vergognoso gioco delle parti.
Grassano si sente legittimato a continuare a rappresentare le istituzioni, in quanto non è ancora passata in giudicato l’accusa nei suoi confronti di falso e truffa ai danni del Comune.
Noi ci chiediamo se queste istituzioni e la cittadinanza siano disposte ad accusare il colpo e ad accettare un indagato quale seconda carica istituzionale della città. In rappresentanza del nostro elettorato siamo decisamente contrari a questa situazione.
L’onestà di pensiero e di intenti è alla base della nostra politica e chiediamo a gran voce le dimissioni di questa Giunta e del Sindaco Fabbio, che ha dimostrato di non avere le capacità di gestire questa situazione, anzi ha permesso che degenerasse fino a questo punto non chiedendo, come atto dovuto, al Consigliere un gesto di responsabilità nei confronti della cittadinanza e delle Istituzioni, dimettendosi dalle sua carica viste le circostanze a suo tempo.

Il circolo del Partito della Rifondazione Comunista di Alessandria
Il circolo del Partito dei Comunisti Italiani di Alessandria

Bosco del Ronzone, al via il progetto di riqualificazione.

“Nella giornata di domani – dice Alberto Deambrogio, cons. reg. PRC-SE – sarà presentato il progetto di recupero e valorizzazione del bosco del Ronzone, che si trova a Casale Monferrato non distante dal sito su cui insisteva il tristemente noto stabilimento Eternit”.
“Si tratta – continua Deambrogio – di un’importante occasione di riqualificazione di un’area preziosa sia per la biodiversità, sia per la piena fruibilità da parte dei cittadini casalesi, abituati a riferirsi a quella zona della città solo in termini problematici. Il fiume Po può finalmente diventare, invece, un elemento pieno di collegamento naturale, capace di guidare chi lo vorrà in un percorso godibile dall’area del Ronzone sino al ponte in centro città”.
“Questa realizzazione – continua ancora Deambrogio – è resa possibile grazie a un finanziamento regionale, passato se devo dire quasi sotto silenzio, di circa 250.000 euro. Questa cifra è servita per acquisire l’area e per attivare altri finanziamenti PISL pari a 400.000 euro, che sono dedicati in grande misura al recupero del bosco del Ronzone e in misura minore a interventi sui territori di Valenza Po e Pontestura”.
“Se si è arrivati a questo punto, se si è arrivati cioè alla restituzione di un’area significativa del territorio casalese ai suoi abitanti – conclude deambrogio – lo si deve anche alla tenacia e alla capacità progettuale messa in campo dal Parco del Po. Troppo spesso si vedono i parchi solo come elemento di impedimento e di limite, ora si potrà invece vedere come essi siano una risorsa vera per il nostro territorio”.

Alberto Deambrogio, Consigliere Regionale PRC-SE

mercoledì 21 ottobre 2009

Il corteo del 10 ottobre è stata una manifestazione pacifica

La reazione spropositata e caricaturale delle destre alessandrine rispetto alla manifestazione Antirazzista del 10 ottobre ad Alessandria dimostra che lor Signori, in tempi di restrizione assoluta degli spazi democratici, della comunicazione e del diritto al dissenso, non hanno proprio digerito il successo di una manifestazione pacifica e gioiosa.
E han cercato dunque di oscurare la riuscita con le accuse di teppismo, e separando i manifestanti “buoni” da quelli “cattivi”…. sventolando la bandiera (verde? nera?...) della “legalità”.
E pensare che tra loro vi sono anche quelli che in campagna elettorale non si sono fatti scrupoli a far girare un manifesto sui clandestini con scritto: “Torturali: è legittima difesa!” (Lega Nord)
Di quale legalità si riempiono la bocca costoro?!
Di quale legalità può parlare chi effettua respingimenti, chi butta esseri umani a mare, condannandoli a tornare in Paesi dove troveranno la morte, chi li cattura e li ammassa in Italia nei CIE, moderni lager?
Forse è più pericoloso ed è più turpe aizzare i peggiori sentimenti di odio e di intolleranza ed istigare la caccia all’uomo che fare due scritte sui muri!
Noi a quel corteo abbiamo partecipato: siamo solidali con gli organizzatori e con tutti coloro che hanno preso parte ad una manifestazione pacifica e determinata nell’opporsi ad una legge disumana e crudele, che trasforma il migrante in un criminale e nega i più fondamentali diritti umani.
Abbiamo visto un corteo fatto di donne e di uomini, di diversa nazionalità, determinati nell’opporsi alla campagna di odio che addita i migranti come i responsabili della crisi economica, della criminalità organizzata, del traffico di droga, etc …. tutti mali che han ben altri padri: padri che si chiamano potentati e lobbies economiche, multinazionali, ecomafie e via così ….

Il Circolo di Tortona del Partito della Rifondazione Comunista

martedì 20 ottobre 2009

Barberis: "La giunta è in totale cortocircuito"

Giorgio Barberis, consigliere comunale del PRC ad Alessandria, commenta la vicenda che ha visto la città balzare alle cronache nazionali per la vicenda della cauzione richiesta alla Cgil per gli stati generali in piazzetta della Lega.



Tratto da www.corriereal.it

Chiusura delle sedi decentrate del Politecnico di Torino, un costo sociale non sostenibile.

Era nell’aria da un po’ di tempo, ma adesso sembra dover diventare realtà, la chiusura di tutte le sedi decentrate del Politecnico di Torino. Profumo, rettore del Politecnico, infatti, alla luce della necessità impostagli dal ministero di dimezzare le ore di didattica, ha proposto al Senato Accademico la chiusura delle cinque sedi decentrate (Oltre ad Alessandria sono a rischio chiusura Vercelli, Mondovì, Verres e Biella).
Siamo perfettamente a conoscenza che, in parte, queste sedi rappresentano "interessi particolari" e sono funzionali a “potentati” e gruppi di imprese locali, ma nel contempo riteniamo questa scelta lesiva del diritto allo studio di tutti quei ragazzi che non potranno permettersi di trasferirsi a Torino o di intraprendere una vita da pendolare per proseguire i loro studi universitari o iniziarli.
Con la chiusura di queste sedi probabilmente diminuiranno i costi di gestione del Politecnico, ma aumenteranno i costi sociali a causa di una scelta che nega il futuro a molti ragazzi, soprattutto di quelle fasce sociali che la crisi ha già messo fortemente in difficoltà.
Riteniamo inoltre assurda la pretesa di poter condurre le lezioni in video conferenza o peggio scaricandole da internet, chiunque ha affrontato un percorso di studi universitari conosce benissimo l’importanza di potersi interfacciare direttamente con un docente.
Al diritto allo studio negato si affianca anche il problema di tutti quei lavoratori precari, ma non solo, che rischiano il posto dopo anni di incertezze e contratti a tempo rinnovati di volta in volta.
Ad Alessandria, la sede del politecnico, ha rappresentato un importante punto di riferimento per la ricerca e lo sviluppo del territorio e delle imprese, un capitale di risorse soprattutto umane che rischia di andare perso o trasferito.
I problemi dell’università italiana non sono certo le sedi decentrate, ma la scarsità di risorse per ricerca e didattica e la condizione di precarietà di chi ci lavora, precari a cui ormai è affidato quasi il 50% della ricerca e della didattica.
Un paese che non investe nella formazione e nella ricerca è un paese destinato a un futuro certamente poco roseo.
Vogliamo quindi esprimere la nostra solidarietà e vicinanza a tutti gli studenti e a tutti i lavoratori della Sede di Alessandria del Politecnico di Torino.

I Giovani Comuniste/i del circolo di Alessandria del Partito della Rifondazione Comunista

lunedì 19 ottobre 2009

Solidarietà ai compagni/e ed agli amici della CGIL.

Manifestiamo la nostra solidarietà ai compagni/e ed agli amici della Camera del Lavoro di Alessandria, a cui è stato rivolto uno stupido e provocatorio ricatto da parte del sindaco di Alessandria Piercarlo Fabbio, riguardo alla concessione di piazzetta della Lega per lo svolgimento degli stati generali della Camera del Lavoro. Pretendere una fideiussione per concedere l'uso della Piazzetta è senza dubbio,se non provocatorio, presuntuoso. La Piazzetta se viene considerata dal sindaco (in sua buona fede) il fiore all'occhiello della città,dopo il rifacimento subito con pietre Cinesi “cattura-macchie”,certo si possono avanzare dubbi sul buon gusto del signor Fabbio.
Se invece il suo atteggiamento è la continuità della linea seguita già in passato nei confronti dell'ANPI per la concessione degli spazi per la celebrazione del 25 Aprile,significa che Piercarlo Fabbio ha parecchi problemi con la nostra Repubblica nata dalla guerra di resistenza e basata sul diritto al lavoro e sulla libertà politica e sindacale. Sarebbe senza dubbio opportuno che la giunta di Alessandria provvedesse a stipulare assicurazioni sul proprio operato visto il risultato, non certo stupefacente, dei lavori in corso,la demolizione arbitraria del ponte Cittadella,e la messa in liquidazione del patrimonio comunale.
Saluti a pugno Chiuso.

Il circolo di Alessandria del Partito della Rifondazione Comunista
Il circolo di Alessandria del Partito dei Comunisti Italiani

Lavoro, per l'amministrazione di Alessandria è l'ultimo dei suoi pensieri. Il caso Texo e la fidejussione chiesta a CGIL lo dimostrano.

“L’amministrazione comunale di Alessandria – dice Alberto Deambrogio, cons. reg. PRC-SE – sta dando in questi giorni il peggio di se, proprio nel momento in cui la crisi economica e occupazionale richiederebbero una certa serietà di impegno”.
“Ci sono esempi concretissimi – continua Deambrogio – che testimoniano quello che dico e che dovrebbero far davvero vergognare quegli amministratori di centro destra. Mentre si consuma la paradossale vicenda della Texo Group, con i lavoratori che occupano la fabbrica e con le istituzioni provinciali e regionali che cercano di porvi rimedio, il Comune di Alessandria brilla per la sua assenza e addirittura per la semplice mancanza di parola”.
“In parallelo – continua ancora Deambrogio – il Comune non si fa scrupoli a chiedere una fideiussione dda diverse decine di migliaia di euro a CGIL per ottenere l’agibilità di una piazza. Siamo davvero al disprezzo, platealmente dichiarato per il mondo del lavoro, per le sue organizzazioni, direttamente per le lavoratrici e per i lavoratori”.
“Il centro destra alessandrino – conclude Deambrogio – farebbe meglio a smettere di baloccarsi con il suo costosissimo piano strategico per lo sviluppo della città, un documento imbarazzante persino per chi dovrà, come l’Università, cercare di riempirlo con qualche proposta dotata di senso. Nell’ora del bisogno materiale, nell’ora del rispetto minimo per una grande organizzazione dei lavoratori quel piano risulta ulteriormente ridicolo e vacuo a fronte della distanza siderale messa tra chi amministra la città e le forze vive che ne determinano la ricchezza e la qualità democratica”.

Alberto Deambrogio, Consigliere Regionale PRC-SE

giovedì 15 ottobre 2009

Lavoro e dignità

Operai, precari, disoccupati, commercianti, artigiani...tante drammatiche storie quotidiane. Ogni giorno si può leggere sul viso delle persone una nuova pagina del dramma che ognuno ha dentro di sè.
L'operaio della Texo, con la sua incertezza sul futuro del suo lavoro, compromesso oltre che dalla crisi anche dai giochetti imprenditoriali all'italiana (concordati preventivi, fallimenti assai particolari). Il giovane che vive sperando in un rinnovo di contratto lavorativo (con la consapevolezza che dovrà lavorare all'infinito per avere una pensione da fame). Il disoccupato, nuovo oppure rassegnato (ti dicono che devi lavorare fino a 65 anni,ma a 45 vieni considerato superato ed inutile dal mondo del lavoro). Il commerciante, che mensilmente sborsa migliaia di euro per una locazione in una zona che chi amministra gli dice essere ”la vetrina della città”, mentre, contemporaneamente, dà il benestare all'insediamento di nuovi centri commerciali, e il portafoglio vuoto di operai ed impiegati non riesce a dare risorse. L'artigiano con poco lavoro e la difficoltà ad incassare i crediti, la demoralizzazione di dover cessare o fallire (senza portafoglio gonfio). Per quanti è liberatorio il venerdì pomeriggio alle 17, quando la banca chiude e nessuno telefona. Chi vive questo quotidiano non è molto interessato alla smania di grandezza di certe forzate manifestazioni, o di mega opere assai discutibili e certamente non ha più voglia di sentirsi dire che tutto và bene, senza però che qualcuno faccia nulla perché tutto vada bene.
Lavoro, assicurazione di una vita dignitosa a chi si trova in difficoltà,non è un'elemosina,è un preciso dovere di chi amministra (a livello centrale o periferico) non lasciare scivolare la società in un dirupo senza appigli per risalire.
Speriamo che questo particolare bisogno di sicurezza sia recepito da chi continua a proporsi come risolutore di un altro tipo di sicurezza (senza per altro dare soluzione di fatto).
Saluti a pugno chiuso.

Il Circolo di Alessandria del Partito della Rifondazione Comunista

martedì 13 ottobre 2009

Sanità, il governo taglia, la regione investe.

La Federazione della Sinistra di Alternativa di Casale Monf. sarà sabato 17 ottobre in via Saffi a Casale, dalle ore 15.00 alle ore 20.00, con un banchetto e con materiale per informare i cittadini sulle politiche sanitarie del Governo e della Regione.

Mentre sul tavolo Stato Regioni il Governo propone un patto capestro, che sottostima ancora una volta il Fondo Sanitario nazionale e parla di tagli ai posti letto e al personale, la Regione continua a investire sul territorio, sull’Ospedale, sui servizi. I dati degli ultimi anni dimostrano questo, nonostante le polemiche di retroguardia sull’ASL unica portate avanti dal centro destra casalese.

Federazione Sinistra Alternativa di Casale Monferrato

O.M. CERUTTI, bene contratto di solidarietà, ma occorre ancora capire quale sarà il futuro industriale dell'azienda.

“Un sospiro di sollievo – dice Alberto Deambrogio, cons. reg. PRC-SE – viene dall’accordo trovato ieri tra rappresentanza sindacale e vertici delle Officine Meccaniche Cerutti di Casale, dopo che, per molte settimane si era temuto il peggio soprattutto per i lavoratori”.
“Il fatto che, pur con molti sacrifici per chi lavora e lavorerà in azienda – continua Deambrogio –, si sia dato il via libera a un percorso che, oltre agli ammortizzatori, prevede il contratto di solidarietà e limita procedure di licenziamento alla volontarietà è senza dubbio un buon passo, soprattutto in un momento di crisi come questo”.
“Perlomeno - continua ancora Deambrogio - si manterrà una base minima distribuita di lavoro e quindi di reddito per tutte e tutti ”.
“L’aver messo, per così dire, una pezza sul lato sociale – conclude deambrogio – di questa vicenda, non esime però dal discutere la condizione in cui comunque l’azienda si trova. Quale è il suo futuro industriale? Molti sono i dubbi che avanzano a partire dalla situazione debitoria e non è affatto detto che nuovi e più preoccupanti problemi si presentino in tempi brevi. Il territorio casalese non può permettersi di perdere ulteriore capacità produttiva e, soprattutto, non può accettare eventuali operazioni costruite senza il coinvolgimento dei lavoratori, di chi li rappresenta e delle istituzioni locali”

Alberto Deambrogio, Consigliere Regionale PRC-SE

lunedì 12 ottobre 2009

Dopo lo sciopero dei metalmeccanici del 9 ottobre

Il circolo del PRC di Novi Ligure insieme a molti compagni della federazione di Alessandria di Rifondazione, ha partecipato alla manifestazione di Milano dei metalmeccanici della FIOM, di venerdi scorso.
E’ stata, contro ogni previsione, una manifestazione partecipata dove si è manifestata una vera presa di coscienza da parte dei lavoratori, lavoratori che chiedono di poter determinare le loro condizioni di vita e di lavoro.
La Fiom è un sindacato che è ancora capace di interpretare il sentimento e la voglia di partecipazione dei metalmeccanici; gli operai che erano in piazza a Milano il 9 ottobre non vogliono pagare il costo sociale di una crisi che altri hanno causato.
E’ la politica, e i grandi media, che non hanno saputo dare ascolto e visibilità alla grande questione sociale che venerdi i metalmeccanici hanno portato in piazza.
Eppure, a partire dal nodo del rinnovo del contratto dei metalmeccanici, si sta entrando nel cuore della crisi sociale che si è aperta oggi in Italia. I problemi sul tappeto sono noti: la cassa integrazione e i licenziamenti, la difesa del potere di acquisto dei salari, il diritto a servizi sociali diffusi ed efficienti.
Abbiamo aderito alla manifestazione di Milano insieme ad altre forze di sinistra, lo abbiamo fatto perché crediamo che la sinistra politica, quella dei partiti, ritrovi senso e unità solo se sta dalla parte dei lavoratori, in mezzo alla propria gente, se si identifica con i loro problemi. Per noi la manifestazione di venerdi è un discrimine fra ciò che la sinistra deve essere in questo paese e deve saper rappresentare, e ciò che non è sinistra o non lo vuole più essere.
Il campo dell’opposizione deve saper arricchire la sua agenda anche con le ragioni della mobilitazione sociale e non fermarsi alle questioni della libertà di stampa pur giuste e fondamentali.
Il corteo di Milano è solo un passaggio di una mobilitazione che deve crescere nel paese e deve rafforzarsi nei prossimi mesi, noi ci saremo con il nostro impegno e la nostra generosità di sempre.

Filippo Orlando
- Segretario Circolo PRC Novi Ligure


domenica 11 ottobre 2009

Corteo contro il pacchetto sicurezza: "Casa, lavoro, giustizia e libertà"

La sfilata del grande corteo di sabato 10 ottobre contro il pacchetto sicurezza organizzato dal laboratorio anarchico Perlanera ad Alessandria. Corteo che ha visto la partecipazione di Rifondazione Comunista e dei Comunisti Italiani.



Tratto da www.corriereal.it

Naggi: "E' ora di cambiare registro"

Giovanni Naggi, della Federazione di Alessandria di Rifondazione Comunista, commenta la manifestazione di protesta che si è tenuta davanti alla Prefettura di Alessandria in concomitanza con manifestazioni analoghe in tutta Italia.



Tratto da www.corriereal.it

giovedì 8 ottobre 2009

PRESIDI IN DIFESA DELLA DEMOCRAZIA E PER CHIEDERE LE DIMISSIONI DEL CAPO DEL GOVERNO

A difesa della Costituzione della Repubblica, la Federazione della Sinistra organizza presidi davanti alle Prefetture chiedendo le dimissioni del capo del Governo.

Appuntamento ad Alessandria DOMANI VENERDI' 9 OTTOBRE alle ore 17.30 davanti alla prefettura in Piazza Della Libertà.

Barberis: "Istituiamo una cassa di resistenza".

Alessandria - "Istituiamo una cassa di resistenza a sostegno degli alessandrini in difficoltà economica, creando un fondo che attinga in particolare alle sanzioni ricavate dagli illeciti, dalle multe automobilistiche agli abusi edilizi". La proposta di Giorgio Barberis (nella foto), capogruppo di Rifondazione Comunista a Palazzo Rosso, ha trovato "a caldo" nel sindaco Piercarlo Fabbio un interlocutore "possibilista".

"Le sanzioni - ha sottolineato il primo cittadino - non si possono trasformare in tasse di scopo, ma possiamo ragionare su altri percorsi".

Barberis apprezza che si sia uno spiraglio, e confida di poter trovare anche nella maggioranza orecchie sensibili alla sua mozione: "sono tanti i lavoratori precari che hanno perso il lavoro, e non hanno diritto agli ammortizzatori. Aiutiamoli, creiamo una cassa di resistenza per lavoratori in difficoltà. Le Istituzioni, a tutti i livelli, dovrebbero moltiplicare gli sforzi per far fronte alla grave situazione di difficoltà economica presente e temo, anche futura.

Tratto da www.corriereal.it

martedì 6 ottobre 2009

TEXO, inqualificabile l'atteggiamento di soci e curatore. Decisiva la lotta degli operai, la fabbrica è sana. Dove sono gli imprenditori alessandrini?

“L’incontro di oggi per capire gli sviluppi della vicenda Texo di Spinetta – dice Alberto Deambrogio, cons. reg. PRC-SE – ha fatto emergere una volta di più la responsabilità dei soci interessati all’acquisizione dell’azienda e del curatore nel lasciare inspiegabilmente a sé stessi gli operai”.

“Un solo socio si è presentato all’appuntamento e il curatore ha fatto chiaramente capire – continua Deambrogio – che per lui la storia è giunta al capolinea. Davvero siamo di fronte ad atteggiamenti inqualificabili, che non possono che essere il frutto maturo di una strategia segnata dalla pura irresponsabilità”.

“Il fatto che i lavoratori – continua ancora Deambrogio – non si arrendano e continuino la loro lotta è elemento importante e chiarificatore: non si possono imporre impunemente scelte opportunistiche, chi lavora non è un burattino senz’anima e senza cervello. La loro resistenza di oggi deve far riflettere molti sul valore del lavoro nella nostra provincia e soprattutto far capire che, in questo come in altri casi, non ci si deve arrendere a considerazioni generiche sulla crisi e a evitabili percorsi di semplice ammortizzazione sociale, che pure deve essere garantita per tutti”

“In questo senso – conclude Deambrogio –, guardando alla qualità, alle tecnologie, alle possibilità produttive e di mercato di questa azienda mi chiedo perché, dopo il fuggi fuggi ineffabile degli attori imprenditoriali sinora coinvolti, non ci sia qualche imprenditore dell’area alessandrina disposto a farsi avanti. Bisogna insistere e cercare ancora. La Texo può avere un futuro industriale come dicono i lavoratori che la conoscono. Serve dunque qualcuno che abbia la loro stessa determinazione e la volontà di dimostrare che fare impresa può significare avere qualche tipo di riconoscenza per le persone e per il territorio che la rendono possibile”.

Alberto Deambrogio, Consigliere Regionale PRC-SE

sabato 3 ottobre 2009

Foto e Video dell'inaugurazione dei nuovi locali della Federazione di Alessandria

Intervista a Paolo Ferrero (da www.corriereal.it)

Breve discorso introduttivo:

Alcune foto della serata:





(Clicca sulla foto per ingrandirla)

venerdì 2 ottobre 2009

TEXO OCCUPATA, cessi il balletto tra curatore ed imprenditori sulla pelle degli operai

“Oggi pomeriggio– dice Alberto Deambrogio, cons. reg. PRC-SE – sono stato tra i lavoratori che stanno occupando la Texo di Spinetta Merengo. La loro lotta determinata ed esemplare tenta di rompere un silenzio assordante intorno a una condizione paradossale: l'azienda potrebbe ripartire subito, ha ordini e capacità produttiva, ma nulla si muove per un insopportabile balletto tra curatore fallimentare e imprenditori interessati a rilevare l'impianto”.
“La crisi economica e occupazionale che stiamo vivendo – continua Paolo Ferrero, Segretario naz. PRC – non solo viene costantemente sottostimata e spesso colpevolmente taciuta anche dai media locali, ma spesso viene usata strumentalmente da chi vuole lucrare su questo clima, senza avere vere motivazioni di tipo industriale. Questo atteggiamento, che sembra aleggiare anche nel caso della Texo di Spinetta, è inaccettabile soprattutto perché vede, come al solito, una vittima sacrificale designata: i lavoratori e le lavoratrici”.
“Noi pensiamo – continua ancora Deambrogio – che l'azione dei dipendenti Texo debba avere uno sbocco chiaro, definito in tempi molto brevi. Nessuno può e deve pensare di costruire ritorni speculativi derivanti dal definitivo abbandono a se stessa della fabbrica. Se per l'inizio della prossima settimana si aprirà uno spiraglio di trattativa favorito dalla Provincia, noi chiediamo che sia il curatore fallimentare sia la parte imprenditoriale arrivino con le idee chiare e soprattutto arrivino con la volontà precisa di chiudere positivamente un accordo che può e deve essere chiuso come chiedono i lavoratori”
“La nostra solidarietà – conclude Naggi della federazione provinciale del PRC – alle maestranze Texo la vogliamo dimostrare non solo con la lotta politica e con la presenza accanto alle loro azioni, ma pensiamo sia decisivo, proprio adesso, sostenere anche materialmente la cassa di resistenza avviata dai lavoratori. Noi lo faremo immediatamente e invitiamo i cittadini a recarsi presso la fabbrica per allargare l'appoggio che meritano le persone che la occupano”

Paolo Ferrero, Segretario nazionale PRC-SE

Alberto Deambrogio, Consigliere Regionale PRC-SE

Gianni Naggi, Segretario della federazione del PRC di Alessandria