martedì 27 ottobre 2009

Dimissioni, atto dovuto.

Abbiamo assistito, non senza imbarazzo, al Consiglio Comunale di Alessandria di lunedì 26 ottobre
u.s. Imbarazzo vissuto per la decisione del consigliere Grassano di non dimettersi dalla carica di Presidente del Consiglio, forse ultimo atto di un tentativo di difesa o attaccamento alla poltrona. Abbiamo ritenuto opportune le richieste di dimissioni dei capigruppo di maggioranza e di minoranza dalla carica di Presidente del Consiglio comunale fatte al consigliere Grassano, passato tra l’altro al Gruppo misto e quindi di fatto FUORI dalla maggioranza di governo della città.
Grassano è stato delegittimato dal ruolo di Presidente del Consiglio Comunale dalla stessa maggioranza, che poi non si è allineata alla richiesta di sospensione della seduta fatta dalle opposizioni.
Abbiamo, quindi, assistito a questo vergognoso gioco delle parti.
Grassano si sente legittimato a continuare a rappresentare le istituzioni, in quanto non è ancora passata in giudicato l’accusa nei suoi confronti di falso e truffa ai danni del Comune.
Noi ci chiediamo se queste istituzioni e la cittadinanza siano disposte ad accusare il colpo e ad accettare un indagato quale seconda carica istituzionale della città. In rappresentanza del nostro elettorato siamo decisamente contrari a questa situazione.
L’onestà di pensiero e di intenti è alla base della nostra politica e chiediamo a gran voce le dimissioni di questa Giunta e del Sindaco Fabbio, che ha dimostrato di non avere le capacità di gestire questa situazione, anzi ha permesso che degenerasse fino a questo punto non chiedendo, come atto dovuto, al Consigliere un gesto di responsabilità nei confronti della cittadinanza e delle Istituzioni, dimettendosi dalle sua carica viste le circostanze a suo tempo.

Il circolo del Partito della Rifondazione Comunista di Alessandria
Il circolo del Partito dei Comunisti Italiani di Alessandria

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