venerdì 30 aprile 2010

La lotta paga , l'attendismo no!

Dal giornale di domenica 25 Aprile ho appreso con piacere che l'amministrazione comunale di Alessandria ha sospeso la vendita ai privati dell'AMIU, certamente la partita non deve considerarsi chiusa, però questo è sicuramente un buon risultato.
La lotta intrapresa dai lavoratori dell'azienda è stata senza dubbio determinante per questo sviluppo della situazione,la dichiarazione di un altro sciopero di due giorni ha dimostrato che la decisione dei lavoratori nell'affrontare il governo cittadino ha portato a qualcosa di concreto.
Giunti a questo punto le forze politiche di opposizione non possono fare altro che riconoscersi ed integrarsi nella lotta a fianco dei lavoratori delle società municipalizzate,ed impegnarsi a coinvolgere la popolazione nella difesa dei servizi e dei beni pubblici .
Martedì 20 aprile alla circoscrizione Nord ha avuto luogo un incontro tra alcune delle forze politiche di opposizione in consiglio comunale ad Alessandria, lavoratori delle società municipalizzate, del comune e cittadini, dove si sono gettate le basi per un confronto tra le forze che non ci stanno a vedere vendere a pezzi la città.
Attendere immobili che le cose vadano avanti al peggio,confortandosi con il solo mugugno,
non è certo costruttivo, ne dignitoso.
Un primo appuntamento di unità di intenti può essere la raccolta firme per i quesiti referendari per mantenere il diritto dei cittadini di essere padroni delle risorse idriche,non a caso anche a livello locale si è proceduto a quotare in borsa l'AMAG , altra municipalizzata in privatizzazione tramite mercato finanziario.
In questa impostazione il consiglio comunale verrà esautorato dal controllo diretto a favore della dirigenza AMAG.
Non deve finire così!

Massimo Orero segretario cittadino del Partito della Rifondazione Comunista

lunedì 12 aprile 2010

UN POTERE ARROGANTE

Quando un individuo raggiunge una posizione di “potere” spesso si sente autorizzato a non confrontarsi con nessuno, dato che quello da lui stabilito potrebbe essere aggiunto sulle bibliche tavole della legge .
Nulla può essere posto in discussione!
I fortunati a cui viene concessa udienza possono soltanto ascoltare e cercare di comprendere con remissività ciò che li viene spiegato, anzi solennemente dichiarato.
Così è capitato Venerdì 09 Aprile 2010, quando alcuni dipendenti ASPAL, accompagnati dai rappresentanti sindacali di categoria, si sono recati al cospetto dell'assessore Vandone e dell'assessore Pavanello, al fine di avere notizie più precise e dirette del destino della loro azienda municipalizzata.
Il signor Vandone a quel punto ha manifestato la sua intenzione di non voler incontrare i rappresentanti sindacali. Probabilmente l'assessore ritiene che i lavoratori dovrebbero restare soli senza nessuno che con più competenza potrebbe aiutarli a comprendere i suoi piani ed eventualmente avanzare delle istanze.
Dare vita ad una gazzarra dentro Palazzo Rosso per negare il diritto dei lavoratori a farsi tutelare è segno di un'arroganza inaudita.
Il palazzo Comunale è la casa di tutti i cittadini, nessuno può avere la presunzione, entro quelle mura, di esercitare il proprio potere delegato (dai cittadini direttamente o dal Sindaco quale rappresentante dei cittadini) con sfrontatezza ed in abuso.
Speriamo che presto si possa avere l'occasione di poter ricambiare le cortesie ricevute da chi ci amministra.
Solidarietà ai lavoratori ed ai loro rappresentanti.

FEDERAZIONE DELLA SINISTRA
I circoli di Alessandria del Partito della Rifondazione Comunista e del Partito dei Comunisti Italiani

EMERGENCY – FERRERO: “IGNOBILE GOVERNO TENGA ELMETTO ANZICHE’ AGIRE PER PACIFISTI”

“E’ ignobile che il governo italiano e il ministro degli esteri Franco Frattini continuino a tenersi l’elmetto in testa anziché adoperarsi per il rilascio immediato di chi opera per la pace e la difesa della vita umana”. Così il portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, Paolo Ferrero, commenta gli sviluppi successivi all’arresto di tre medici italiani di Emergency in Afghanistan.
“Ci associamo alle parole di Gino Strada, nei confronti del quale e del cui operato esprimiamo tutta la nostra solidarietà – continua Ferrero – E’ indecente il comportamento del governo italiano, che antepone l’obbedienza e gli impegni di carattere militare alla protezione nei confronti di cittadini italiani, di un’associazione umanitaria come Emergency e dei suoi operatori, che si prodigano per alleviare le sofferenze di popolazioni martoriate da una guerra assurda, sfidando quotidianamente l’incrociarsi di violenze, rancori, ostilità, interessi”.

Paolo Ferrero: Segretario Nazionale PRC


venerdì 2 aprile 2010

Sulla RU486 l’onorevole Cota ignora il contenuto della legge 194

Non si può certo dire che Roberto Cota abbia fatto molto per nascondere il proprio vero volto, nelle prime 48 ore del suo mandato di presidente.

I suoi primi due interventi riguardano due temi (la revoca del patrocinio al Gay Pride e il blocco della somministrazione della RU 486), sui quali ha immediatamente adottato un comportamento per nulla istituzionale e profondamente autoritario. L’uscita sul “tenere la RU 486 nei magazzini” non solo contrasta con le norme che prevedono l’accesso ai farmaci registrati dall’AIFA, ma lascia intendere una presunzione istituzionale secondo la quale il Piemonte a guida leghista potrebbe permettersi l’intimidazione ai medici e l’offesa alla determinazione delle persone.

Le modalità per le quali le donne arrivano a decidere un’interruzione di gravidanza attengono alle loro storie e alle loro responsabilità, ben più complesse che le esortazioni immaginate con una diffusa presenza dei comitati per la vita negli atri degli ospedali: l’onorevole Cota ancorché avvocato ignora il contenuto della legge 194 e il ruolo dei consultori.

I primi pensieri del nuovo presidente del Piemonte sono stati esclusivamente mirati ad occupare le pagine nazionali della cronaca, con prese di posizione puramente ideologiche, volte ad accreditarsi presso gli ambienti ecclesiastici e a caratterizzarsi sui valori predicati piuttosto che sulla concreta condizione di vita delle persone.

Che il Cota Presidente ragioni con le stesse logiche del Cota comiziante non può che essere un elemento di forte preoccupazione per la nostra regione.

Eleonora Artesio, Federazione della Sinistra
Monica Cerutti, Sinistra Ecologia Libertà

“Un progetto per Alessandria”

La città di Alessandria, in questa fase storica di seconda repubblica, ha subito e sta subendo, tutto il peggio del liberismo e del riformismo. La giunta Fabbio a differenza di altre amministrazioni, anche di centro destra, sta applicando in maniera sollecita il decreto Calderoli, ciò ha portato a trasformare i servizi in disservizi, efficienti aziende pubbliche fatte divenire società a “forte” partecipazione privata.
Questa ultima fase, è ancora in atto e non da segnali di rallentamento.
Le ultime vicende di AMIU ed ASPAL, l'incombente quotazione in borsa dell'AMAG dovrebbero portarci tutti a scrivere decine e decine di comunicati e proteste varie, giorno per giorno a seconda di quello che l'assessore Vandone decide di mettere in vendita.
Giunti a questo punto noi riteniamo che sia sterile proseguire a produrre documenti caso per caso,il problema deve essere affrontato nella sua globalità,ed il problema in questione è l'amministrazione comunale di Alessandria.
Valutando che l'attività delle opposizioni in consiglio comunale non può portare, a ragion dei numeri, a nessun risultato concreto, l'unica strada percorribile è quella che deve portare tutti quelli che ritengono che sia ora di interrompere lo scempio a confrontarsi con chiarezza su un progetto per Alessandria.
Questo deve essere fatto al più presto, per impedire che restino solo macerie, dalle quali, visti i tempi, sarebbe difficile operare una ricostruzione.
Su queste basi invitiamo le forze politiche,la cittadinanza,ed i lavoratori ad aprire un confronto, in data 20 Aprile presso la circoscrizione Nord (Viale Teresa Michel, 17) alle ore 21.00 Noi ci permettiamo e ci sentiamo in obbligo, di dare l'input a questo processo.
Facciamo notare la scelta della data in tempi non sospetti in periodo post elettorale, non siamo a caccia di consensi da acquisire col populismo, ma cerchiamo di seguire una logica del fare dettata dal nostro bistrattato ideologismo.
Arrivederci al 20 Aprile.

Massimo Orero (Segretario cittadino del PRC)
Giorgio Barberis (Capogruppo PRC in consiglio comunale)
Ciro Fiorentino (Delegato CGIL Amiu)