giovedì 12 maggio 2011

Inaccettabili gli applausi tributati all'Amministratore delegato della Thyssen

Sono inaccettabili gli applausi tributati dall’Assemblea di Bergamo di Confindustria nei confronti dell’Amministratore Delegato della Thyssen Krupp per la condanna subita a seguito del processo per la morte di sette operai nel rogo dello stabilimento torinese.
Nei confronti dell’amministratore delegato della Thyssen è stata contestata l’accusa di omicidio volontario con “dolo eventuale”: in poche parole significa che nelle condizioni in cui si trovava la fabbrica era altamente probabile che si potesse verificare un grave incidente. Nonostante ciò i responsabili dello stabilimento non avrebbero adottato tutte le misure necessarie per evitarlo.
La platea di Confindustria quindi, avrebbe fatto meglio a riflettere sull’elevatissimo numero di incidenti – purtroppo anche mortali – che ancora si verificano nei luoghi di lavoro.
Il loro applauso ha rappresentato uno schiaffo morale per i sette morti della Thyssen, per i loro famigliari e per i moltissimi lavoratori vittime, pressoché quotidianamente, di incidenti sul lavoro.
Agli applausi di Confindustria hanno fatto eco le parole di esponenti leghisti di primo piano come il Ministro Calderoli e il Governatore Cota.
Entrambi hanno preso posizione (giustamente) contro l’applauso di Confindustria alla Dirigenza Thyssen e, addirittura, Calderoli si è spinto oltre affermando che ha trovato quel comportamento fuori luogo in quanto “la sicurezza sul lavoro è un problema vero che interessa tutti i lavoratori”.
Bene. Se così stanno le cose, i leghisti dovrebbero spiegare ai lavoratori per quale motivo appena insediatisi al Governo con Berlusconi hanno messo mano al Testo Unico sulla Sicurezza per soddisfare le insistenti richieste di Confindustria per “alleggerirne” la portata in difesa dei lavoratori.
Cioè: il Governo Berlusconi – Bossi ha pesantemente modificato la legge in materia di sicurezza sul lavoro peggiorandola in molti punti. Riducendo le difese dei lavoratori e sgravando i datori di lavoro di responsabilità e oneri. Esattamente come chiedeva la Confindustria.
Il cosiddetto “decreto correttivo”, passato con l’approvazione degli ubbidienti leghisti, ha modificato il concetto di responsabilità in capo al padrone sgravandolo di notevoli obblighi in materia di sicurezza; ha vanificato ogni seria sorveglianza sanitaria (con buona pace della lotta a tumori e malattie professionali); ha previsto che il documento di valutazione dei rischi (duvri) debba essere redatto dal padrone (cioè da chi dovrebbe essere controllato !!); ha ridotto l’area su cui è necessario il duvri; ha peggiorato ne norme di sicurezza in materia di appalti (dove accadono moltissimi incidenti); ha sostanzialmente reso molto difficile la nomina dei rappresentanti per la sicurezza a livello territoriale togliendo le risorse per la nomina.
Come al solito la Lega Nord fa l’esatto contrario di quanto proclama – soltanto a parole – per la difesa dei lavoratori.
Come li chiamava questi personaggi Sciascia ne “Il giorno della civetta” ?

Matteo Gaddi : Responsabile Nord di Rifondazione Comunista Partito della Rifondazione Comunista-FDS di Alessandria

domenica 1 maggio 2011

Presentazione del Libro "Pomigliano non si piega"

Lunedì 2 Maggio alle 21.00
presso la Camera del Lavoro
Via Cavour 27 Alessandria

presentazione del Libro
"POMIGLIANO
NON SI PIEGA"