venerdì 26 febbraio 2010

Il coraggio del pettirosso

Desidero aprire questo intervento prendendo a prestito la narrativa intelligente di Maurizio Maggiani, citando dal: “Coraggio del pettirosso ". Non resteremo a guardare riparati dalle fronde, sfideremo i falchi . Non con il ceco coraggio dell’ incoscienza ,ma piuttosto con la consapevolezza del bisogno di dignità e di rispetto dovuto alle classi più bistrattate e buggerate sino ad ora da promesse vane e interessate. Dettate da inconcludenti ed egocentriche ambizioni personali .Non resteremo a guardare annuendo passivamente in attesa delle briciole, ci faremo carico di essere cassa di risonanza di tutti quei cittadini senza voce ( pettirossi ) e a Valenza ve ne sono molti, e molti purtroppo ne arriveranno ancora e sono i più disparati: pensionati,dipendenti pubblici,cassaintegrati del’artigianato,piccoli o addirittura ex artigiani, piccoli commercianti,giovani dal futuro a progetto, (di chi e su cosa però non si capisce bene), cooperative sociali a nodo scorsoio che dovrebbero arrossire solo per l’abuso del aggettivo “sociale”, lavoratori usa e getta, precari perpetui che urlano in silenzio nel timore dell’ ignoranza poi che avvalersi di un sostegno sindacale reale compromette (La possibilità di una nuova occupazione ). Le crisi o recessioni sono la manna dei lestofanti, vortici viziosi dettati dal bisogno di chi fatica per pagare un affitto, magari regolare solo al 70%, se non totalmente in nero, a distinti signori/e che lamentano in lacrime i danni della crisi. Per non parlare di coloro, che convinti di avere tra le mani una professione acquisita in anni di sacrifici e dedizione all’artigianato orafo,si ritrovano, o cassaintegrati in deroga , (senza sapere quando la medesima verrà retribuita e spesso sulla base di una busta paga fasulla), o addirittura disoccupati a dover affrontare proposte di lavoro (sopravvivenza) da aziende ,che pur usufruendo della cassa integrazione , ricercano manualità in nero , remunerata a 3’50 /4 euro all’ora. Parafrasando: “se non sei tu è un altro , sai quanta gente mi chiede di poter lavorare adesso? Cittadini valenzani che di punto in bianco si ritrovano pressoché nell’impossibilità di onerare i propri impegni ( dalle bollette alla mensa scolastica , la retta della casa di riposo, il progetto di costituire una famiglia , accedere ad un mutuo ; per una casa , per un’attività , per il futuro di un figlio ). Certo, siamo consapevoli di non avere ricette da sciamani. Vorremmo costruire una municipalità che rilanci , si riappropri e difenda i servizi rivolti ai cittadini, valorizzandone il patrimonio COMUNE e applicando i fondamenti di una politica sociale che trasversalmente attraversi le basi dei valori cattolici, come quelli della sinistra di classe .Magari con uno sguardo alla legalità : nei cantieri ,nelle cooperative,nelle esternalizzazioni dei servizi. Creando una rete di sussidiarietà e di meritocrazia coinvolgendo: sindacati, associazioni di categoria, il volontariato ecc…. Ma anche di “sicurezza”con: l’Ispettorato del Lavoro, la Guardia di Finanza,l’ufficio delle imposte . Fa paura vero, eppure non si dovrebbe temere la richiesta di legalità , già so che sarà definita impopolare questa dichiarazione, ma che volete, anche noi sentiamo un forte bisogno di sicurezza e coloro che sfruttano i lavoratori ,aggirano il fisco denunciando incredibili quanto palesemente false dichiarazioni dei redditi , palesandosi poi con l’arroganza di chi sa che non verrà sanzionato, bè, costoro altro non sono che fuorilegge e noi sentiamo un gran bisogno di sicurezza!

Cordiali saluti

Massimo Pastore: coordinatore PRC Valenza

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