Finalmente Grassano, dimettendosi, ha fatto quello che secondo noi doveva fare molto tempo fa. Con le sue dimissioni ha liberato, momentaneamente, il signor Sindaco da una situazione non felice e da cui la maggioranza, di fatto, ne sarebbe uscita spaccata, basti pensare che non tutti i consiglieri di maggioranza avevano firmato la cosiddetta “mozione del sindaco” e che c’è stato bisogno del soccorso di una buona parte dei consiglieri dell’opposizione.
Le dimissioni in extremis hanno evitato che andasse in porto il goffo tentativo di modifica dello statuto del consiglio comunale, cioè di portare a due anni e mezzo la durata della carica di presidente, modifica “ad personam” per liberarsi del problema che avrebbe, però, indebolito la figura e il ruolo istituzionale del presidente del consiglio comunale.
Adesso si apre la partita per la nomina del nuovo presidente del consiglio comunale e dopo la vicenda Grassano, riteniamo per lo meno inopportuno proporre il nome di un altro consigliere comunale appartenente al gruppo della Lega Nord. In questo contesto la Lega Nord ha già dato ed ha fallito nel mettere un suo uomo a capo del consiglio comunale, sarebbe il caso che si facessero da parte, sempre che il loro attaccamento alle poltrone non sia troppo forte.
Il circolo di Alessandria del Partito della Rifondazione Comunista
Le dimissioni in extremis hanno evitato che andasse in porto il goffo tentativo di modifica dello statuto del consiglio comunale, cioè di portare a due anni e mezzo la durata della carica di presidente, modifica “ad personam” per liberarsi del problema che avrebbe, però, indebolito la figura e il ruolo istituzionale del presidente del consiglio comunale.
Adesso si apre la partita per la nomina del nuovo presidente del consiglio comunale e dopo la vicenda Grassano, riteniamo per lo meno inopportuno proporre il nome di un altro consigliere comunale appartenente al gruppo della Lega Nord. In questo contesto la Lega Nord ha già dato ed ha fallito nel mettere un suo uomo a capo del consiglio comunale, sarebbe il caso che si facessero da parte, sempre che il loro attaccamento alle poltrone non sia troppo forte.
Il circolo di Alessandria del Partito della Rifondazione Comunista
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