mercoledì 19 dicembre 2012

Il Prc di Tortona chiede una moratoria sul Terzo Valico


TORTONA - Su richiesta del comitato No Tav – Terzo Valico di Tortona al consiglio comunale del 21 dicembreverrà presentata dalla Consigliera Stefanella Ravazzi del Partito della Rifondazione Comunista una mozione in cui si chiede al sindaco e ai membri del consiglio comunale diprendere una posizione chiara e negativa sui lavori che, secondo il partito, comporterebbero diversi problemi per la città e i suoi abitanti.
Si può infatti leggere nel testo presentato che: "i lavori dell’alta velocità Genova-Tortona avranno un impatto pesantissimo sul territorio e sulla salute di chi vi abita, a causa del trasporto e conferimento in cave (numerosissime anche nel tortonese) di rocce amiantifere; tale opera prevede la presenza di enormi cantieri-cittadella a Rivalta e dintorni, cantieri del tutto autosufficienti e che dunque non avranno ricadute positive sull’economia locale e sulle nostre strutture ricettive, con manodopera proveniente in gran parte da fuori; nessun chiarimento è stato fornito in merito ad olii lubrificanti o altre sostanze chimiche, né si sa nulla di eventuali sondaggi Cociv (con dati nero su bianco) eseguiti in contraddittorio da vari laboratori analisi, lungo l’Appennino, relativamente alla quantità di amianto presente lungo le zone del tracciato."
Il Prc, fatta salva la contrarietà all’opera, "ritiene opportuno per tutti, anche per chi è favorevole alla sua costruzione, di riflettere attentamente su alcuni fattori” tra questi gli scarsi fondi che le ferrovie dello stato investono sul trasporto pendolari, l’effettivo transito di container sulla tratta Milano-Genova e i costi previsti per i 54 km, circa 6,2 miliardi di euro.
Nella mozione viene anche evidenziato come: “ Regione Piemonte, Provincia di Alessandria e Comune di Tortona, soprattutto in tempi di forte crisi, dovrebbero fare un’attenta valutazione costi-benefici dell’opera e darsi come priorità il recupero di risorse per potenziare e migliorare l’attuale disastrato trasporto pubblico e le linee esistenti (in termini di accessibilità/fasce orarie, pulizia e manutenzione, efficacia dei collegamenti);” e come “il comune non abbia ritenuto opportuno presenziare al recente incontro tra Regione e Comuni interessati dall’opera, unico assente insieme al Comune di Gavi” oltre al fatto che “i dati Cociv sulle cave sono alquanto contradditori (diverse cave sono date contemporaneamente in fascia A, B e/o C) e mancano le procedure di valutazione di impatto ambientale previste dalla legge (va da sé che dunque- al momento- non potrebbe andare in cava neanche un cm. cubo di smarino), occorre dire comunque che i tipi di cave interessate allo “smarino” sono tre: cave”apri e chiudi” ( di approvvigionamento e di deposito); cantieri con aree di deposito in attesa di trasferimento definitivo; cave di deposito finale con recupero ambientale."
A fronte di tutto questo il Prc chiede al comune "di attivarsi presso tutti gli organi istituzionali competenti per richiedere urgentemente una moratoria dei lavori per il Terzo Valico e di attivarsi presso tutte le sedi competenti e gli organi istituzionali affinché venga vietato all’interno del territorio comunale sia il conferimento in cava sia il passaggio su strade comunali di mezzi trasportanti lo “smarino” del terzo valico e gli altri materiali sopra citati, dannosi per la salute degli abitanti del territorio, salute che Sindaco ed Amministratori hanno il dovere primario di tutelare"

Tratto da "Alessandrianews"

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