domenica 17 luglio 2011

COTA NON INTRODUCA I TICKET AI PIEMONTESI

La manovra che il Governo ha adottato incide pesantemente sull’intero sistema sanitario, sia per la riduzione dei trasferimenti alle Regioni sia per gli immediati oneri riversati sui cittadini attraverso la reintroduzione dei ticket sulle visite specialistiche e sui codici bianchi al Pronto Soccorso. Oneri che fino al 2010 venivano compensati con uno stanziamento finalizzato del ministero della Salute nell’accordo con la Conferenza delle Regioni.
L’iniquità del balzello da 10 euro è stata denunciata dal Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, ma come è stile delle relazioni tra Stato ed autonomie viene riversata sulle Regioni la facoltà della decisione sui tempi di introduzione del ticket, ovvero dal prossimo anno oppure fin dalla validità del decreto (probabilmente la prossima settimana). Nel caso di un rinvio le mancate entrate dovranno essere ristorate da uno stanziamento corrispondente del bilancio regionale: per il Piemonte - ai dati pubblicati sul Sole24Ore - ammonterebbe a 29,03 milioni di euro per il periodo agosto/dicembre 2011.
Verificato il pubblico impegno del Presidente Cota sulla riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche e per la diagnostica e constatato l’annuncio reso a mezzo stampa in data odierna sul fatto che nel primo semestre del 2011 la spesa sanitaria sarebbe “per la prima volta sotto controllo”, non sussisterebbero motivazioni ostative a impegnare la Regione Piemonte nell’attutire le ricadute sulla propria popolazione della manovra nazionale in ambito sanitario.
Ci attendiamo pertanto che la Giunta Regionale provveda a breve termine ad adottare la delibera di copertura delle mancate entrate dai ticket sulle visite specialistiche al fine di consentire ai piemontesi di accedere alle prestazioni secondo le precedenti modalità.

Eleonora Artesio - Consigliere regionale PRC-FDS

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