venerdì 26 novembre 2010

Il risultato delle primarie a Milano deve fare riflettere.

Nonostante la mia convinzione che le primarie non facciano parte della nostra tradizione politica, prendendo atto del risultato delle primarie di Milano per individuare il candidato Sindaco per il centro sinistra, non posso che manifestare soddisfazione per l'individuazione del compagno Pisapia per il ruolo di candidato Sindaco per il Comune di Milano.
La scelta del candidato sostenuto da Sinistra Ecologia Libertà e dalla Federazione della Sinistra-(Rifondazione Comunista-Comunisti Italiani-Socialismo 2000-Lavoro e solidarietà), contrapposto agli altri candidati sostenuti dai più forti ed egemoni Democratici ed affini, dimostra che il popolo della Sinistra, e degli scontenti, è pronto a rimettersi in gioco senza partire dalla palla “al centro”.
Pur rispettando chi dignitosamente si ritiene “centrista”, c'è da dire che il centro è ormai affollato da personaggi che arrivano da destra e da sinistra, e forse bisogna anche tornare a collocarsi coraggiosamente da qualche altra parte.
Le varie reti televisive, e la maggior parte degli organi di stampa, dovrebbero smettere di considerare “tabù” la parola Comunismo, questa parola vuol dire giustizia sociale e divisione equa delle risorse planetarie, concetti condivisi anche con chi di questi ne ha fatto una religione.
Comunismo non vuol dire gulag e Stalin , come Cristianesimo non vuol dire roghi di eretici e di presunte streghe, inquisizione o la più recente ghigliottina per Giacobini e Patrioti Italiani nella Roma capitale dello Stato Pontificio.
Anche in questa occasione delle primarie Milanesi abbiamo riscontrato che alla figura di Pisapia veniva associata la sola Sinistra Ecologia Libertà, ma non la parte di sostegno “Comunista”.
Nella nostra discussione politica locale sarebbe il caso di fare qualche seria valutazione di merito sull'individuazione, oltre che di personaggi, anche di obiettivi.
Nell'iniziativa presa dai nostrani giovani militanti dei partiti “rappresentati in parlamento”, prendendo a riferimento tra loro quelli di presupposta collocazione di centro sinistra (PD- IDV), non sono certo partiti con il piede giusto.
Cercare punti di convergenza con giovani padani e giovani pidiellini, ma su di cosa?
Volete valutare cosa c'è di buono nella riforma scolastica del ministro Gelmini?
Chiedetelo alle decine di migliaia di giovani andati in piazza insieme ai loro docenti, che certo non fanno incontri di “vertice” come i vostri.
La vostra miopia, o presunzione, non vi fa neppure riscontrare che la maggior parte dei giovani non è allineata ne con partiti parlamentari, ne con quelli extra parlamentari, ma opera in realtà di collettivi autonomi, così da sempre .
Cercate con loro il confronto, se ve lo concedono.

Massimo Orero: Segretario circolo di Alessandria PRC- FdS

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