giovedì 4 febbraio 2010

LEGGE ANTI-DELOCALIZZAZIONI, IL VOTO DEL PD INSIEME A QUELLI DEL CENTRO-DESTRA AFFOSSA LA LEGGE

Il 2 Febbraio in consiglio regionale, grazie all'astensione al voto del Partito Democratico che ha votato insieme alla PDL (la Lega Nord e l'IDV non hanno partecipato al voto) si è consumato un grave danno alle lavoratrici e ai lavoratori piemontesi così come nei confronti di quelle aziende medie e piccole che resistono con caparbietà ed ingegno alla crisi e che esportano i loro prodotti di eccellenza all'estero, comprendendo il mandato sociale che un'impresa dovrebbe avere. E' stata bocciata infatti la proposta di legge che aveva l'obiettivo di porre precise condizioni alle delocalizzazioni. Le condizioni, molto banalmente, prevedevano che la concessioni di contributi pubblici alle imprese doveva essere vincolata dalla permanenza delle stesse sul nostro territorio. Un tema, questo, di rilevanza nazionale, che affolla i talk show televisivi sui temi del lavoro, e che rappresentano la realtà, con una catena di impietose situazioni in cui versano lavoratori del nostro Paese e del nostro territorio. U n tema dunque, anche per una parte consistente della nostra maggioranza di centrosinistra, buono solo per fare propaganda, esattamente come fa la Lega Nord, con la litania populista sui dazi nei confronti della Cina.
Le aziende in Piemonte, continueranno a spillare denari ai contribuenti, ai cittadini, ai lavoratori che pagano le tasse e allo stesso tempo potranno utilizzare il denaro proveniente dai nostri territori, per aprire altri stabilimenti all'estero, dove la manodopera è disponibile ad un costo inferiore, e lasciare senza risorse e senza lavoro, migliaia di famiglie piemontesi!La Regione Marche, con la stessa maggioranza politica, aveva già approvato nel luglio 2009 una legge simile.
E' assolutamente necessario che, chi si è preso la responsabilità politica di bocciare un intervento legislativo a salvaguardia dei livelli occupazionali piemontesi , spieghi ai cittadini della nostra città e della nostra provincia e alle organizzazioni sindacali ,quali interventi intenda concretamente mettere in atto a sostegno del lavoratori e dei loro salari e soprattutto dica quali interessi intenda rappresentare in futuro. Questa mancanza di chiarezza sui temi del lavoro e del reddito, trascinerà ancora più in basso la capacità della politica di governare i processi in atto, e di dare risposte immediate ai bisogni delle persone. Quello che migliaia di persone, di cittadini chiedono ai rappresentanti del centrosinistra e non, è di dar voce alle loro istanze e di prospettare soluzioni praticabili subito!
Noi abbiamo cercato di fare la nostra tra parte già dal 2007 quando come gruppo consigliare di Rifondazione Comunista, sostenuti dai gruppi regionali di Uniti a sinistra, Sinistra Democratica e PdCI abbiamo presentato questa proposta di legge.

La segreteria provinciale del Partito della Rifondazione Comunista

Nessun commento:

Posta un commento