
Le aziende in Piemonte, continueranno a spillare denari ai contribuenti, ai cittadini, ai lavoratori che pagano le tasse e allo stesso tempo potranno utilizzare il denaro proveniente dai nostri territori, per aprire altri stabilimenti all'estero, dove la manodopera è disponibile ad un costo inferiore, e lasciare senza risorse e senza lavoro, migliaia di famiglie piemontesi!La Regione Marche, con la stessa maggioranza politica, aveva già approvato nel luglio 2009 una legge simile.
E' assolutamente necessario che, chi si è preso la responsabilità politica di bocciare un intervento legislativo a salvaguardia dei livelli occupazionali piemontesi , spieghi ai cittadini della nostra città e della nostra provincia e alle organizzazioni sindacali ,quali interventi intenda concretamente mettere in atto a sostegno del lavoratori e dei loro salari e soprattutto dica quali interessi intenda rappresentare in futuro. Questa mancanza di chiarezza sui temi del lavoro e del reddito, trascinerà ancora più in basso la capacità della politica di governare i processi in atto, e di dare risposte immediate ai bisogni delle persone. Quello che migliaia di persone, di cittadini chiedono ai rappresentanti del centrosinistra e non, è di dar voce alle loro istanze e di prospettare soluzioni praticabili subito!
Noi abbiamo cercato di fare la nostra tra parte già dal 2007 quando come gruppo consigliare di Rifondazione Comunista, sostenuti dai gruppi regionali di Uniti a sinistra, Sinistra Democratica e PdCI abbiamo presentato questa proposta di legge.
La segreteria provinciale del Partito della Rifondazione Comunista
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