Secondo alcuni la “new age”del federalismo avrebbe portato benessere ad ogni campanile, potendo usare nel locale le risorse fiscali ed economiche, tenendole al sicuro da Roma ladrona.
Poco importa se il Presidente del consiglio Silvio Berlusconi,per mantenere una sparata elettorale,è andato a cancellare l'unica imposta a ritorno locale di una certa consistenza già esistente, cioè l'I.C.I.
Aspettando il ritorno economico da parte governativa a copertura del mancato incasso I.C.I., l'amministrazione comunale di Alessandria affina un piano economico veramente unico. Si vende tutto e si fa cassa!!
Dopo le farmacie comunali, l'Aristor, l'esternalizzazione dell'ufficio tributi,l'imminente ed annunciata cessione della casa di riposo Basile,qualche immobile qua e là, siamo arrivati all'Amag e all'Amiu.
Due servizi essenziali ai cittadini, ed alla dignità di questi, l'acqua e l'igiene ambientale sono diritti essenziali,che solo l'ente pubblico può mantenere e garantire in efficienza ed economicità. Il privato significa speculazione e ricerca di lucro a discapito del servizio, e molto spesso anche a discapito dei lavoratori.
Se il Vandonesco piano economico non ritiene strategici il servizio idrico e la raccolta rifiuti,forse i signori consiglieri comunali nel loro insieme,maggioranza ed opposizioni,possono non ritenere strategico l'Assessore Vandone,invitando il sindaco a prenderne atto(a meno da non ritenere strategico anche lui).Questo al fine di non essere ritenuti complici e conniventi, un domani, di chi a portato il Comune di Alessandria a “vendersi i reni” , ed al contempo di lanciarsi in grandi opere d'incognita fine (ponte Meier),sfolgoranti feste e varie smanie di grandezza per illudere i cittadini che “Alessandria è bella “ e tutto va bene.
Il signor Fabbio faccia un bilancio di come ha trovato Alessandria e di cosa è oggi,e cosa purtroppo sarà domani. Il limite è raggiunto basta!
AMAG ed AMIU non si tocchino.
Saluti a pugno chiuso.Poco importa se il Presidente del consiglio Silvio Berlusconi,per mantenere una sparata elettorale,è andato a cancellare l'unica imposta a ritorno locale di una certa consistenza già esistente, cioè l'I.C.I.
Aspettando il ritorno economico da parte governativa a copertura del mancato incasso I.C.I., l'amministrazione comunale di Alessandria affina un piano economico veramente unico. Si vende tutto e si fa cassa!!
Dopo le farmacie comunali, l'Aristor, l'esternalizzazione dell'ufficio tributi,l'imminente ed annunciata cessione della casa di riposo Basile,qualche immobile qua e là, siamo arrivati all'Amag e all'Amiu.
Due servizi essenziali ai cittadini, ed alla dignità di questi, l'acqua e l'igiene ambientale sono diritti essenziali,che solo l'ente pubblico può mantenere e garantire in efficienza ed economicità. Il privato significa speculazione e ricerca di lucro a discapito del servizio, e molto spesso anche a discapito dei lavoratori.
Se il Vandonesco piano economico non ritiene strategici il servizio idrico e la raccolta rifiuti,forse i signori consiglieri comunali nel loro insieme,maggioranza ed opposizioni,possono non ritenere strategico l'Assessore Vandone,invitando il sindaco a prenderne atto(a meno da non ritenere strategico anche lui).Questo al fine di non essere ritenuti complici e conniventi, un domani, di chi a portato il Comune di Alessandria a “vendersi i reni” , ed al contempo di lanciarsi in grandi opere d'incognita fine (ponte Meier),sfolgoranti feste e varie smanie di grandezza per illudere i cittadini che “Alessandria è bella “ e tutto va bene.
Il signor Fabbio faccia un bilancio di come ha trovato Alessandria e di cosa è oggi,e cosa purtroppo sarà domani. Il limite è raggiunto basta!
AMAG ed AMIU non si tocchino.
Massimo Orero: Segretario del circolo PRC di Alessandria
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