Solo qualche anno fa nessuno avrebbe potuto pensare che dei dipendenti di una municipalizzata sarebbero stati licenziati a causa della cancellazione della posizione lavorativa. Le scissioni in vari rami delle aziende partecipate, i giochi conseguenti sul loro destino ai privati, hanno portato al dissolvimento di ciò che era il tessuto del patrimonio municipale. Il direttore dell'Aristor Paolo Ansaldi, dopo aver messo in mobilità tredici dipendenti per “soppressione del posto di lavoro”, ha pensato bene di licenziare anche un altro lavoratore, che dopo assenze forzate a causa di una patologia, che non era un raffreddore, non può permettersi di infortunarsi sul lavoro, ne tanto meno sentirsi male alla notifica del licenziamento, perché ciò pare non provocare nessuna reazione di umanità in chi è ben disposto a lasciare quattordici persone senza risorse.
Le risorse al sig.Ansaldi arrivano però doppie, come direttore dell'Aristor e come capo di gabinetto del sindaco Fabbio. Di questa situazione, come di altre, se ne deve fare carico l'intera giunta cittadina, che ha voluto seguire la strategia economica dettata dall'assessore Luciano Vandone, eminenza grigia del governo cittadino. Qualche giorno fa, durante un'assemblea organizzata dai commercianti, i membri della giunta presenti hanno dichiarato che le loro scelte sono tutte collegiali.
Quindi anche ciò che ne può conseguire va diviso in eque responsabilità. Si trovi una soluzione dignitosa per i lavoratori Aristor e per l'Azienda stessa, che contempli anche il cambio di direttore.
Saluti a pugno chiuso.
Quindi anche ciò che ne può conseguire va diviso in eque responsabilità. Si trovi una soluzione dignitosa per i lavoratori Aristor e per l'Azienda stessa, che contempli anche il cambio di direttore.
Saluti a pugno chiuso.
Federazione della Sinistra di Alternativa Anticapitalista
Partito della Rifondazione Comunista: Circolo di Alessandria
Partito dei Comunisti Italiani: Circolo di Alessandria
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