
La vicenda cittadina del futuro degli asili nido e dei suoi lavoratori riporta immediatamente alla ribalta un problema enorme legato ai diritti dei bambini, alla qualità dei servizi a loro rivolti e alle loro famiglie e più in generale ad un sistema di accoglienza dei bisogni diffusi che ad Alessandria sembra non avere più casa.
La vertenza che si è aperta tra le lavoratrici dei servizi educativi e l’Amministrazione Comunale non può e non deve essere ricondotta ad una banale difesa corporativa, come qualcuno sta cercando di fare al solo scopo di denigrarla e ridurla a semplice ed ordinaria bega sindacale. La precarizzazione del personale avvenuta negli ultimi anni, accompagnata dal blocco del turn-over ed ad un progressivo processo di esternalizzazione,l'aumento delle tariffe, non può non incidere sul rapporto educatrice-utente e quindi sulla qualità complessiva del servizio. In questa vertenza c’è sicuramente la difesa sacrosanta dei livelli occupazionali, della dignità delle lavoratrici ma c’è anche e soprattutto l’obiettivo di riconquistare una qualità nei servizi educati per la prima infanzia, messa a dura prova da anni di insensate politiche comunali. Per questo l’unica responsabile di tutti gli eventuali disservizi collegabili alle azioni di lotta che il
personale metterà in essere è e resta questa amministrazione comunale. Questa vertenza, tuttavia, non può e non deve riguardare solo le lavoratrici ma allargarsi a tutte le famiglie interessate al servizio, saldando il fronte di lotta in difesa di una qualità che deve essere considerata un bene fondamentale da tutelare e preservare. Per quanto ci riguarda continueremo, come abbiamo fatto in tutti questi anni, a manifestare la nostra solidarietà ed il nostro incondizionato sostegno a questa lotta che è ascrivibile all'interno di tutte le lotte per i servizi pubblici locali e proponiamo all'Amministrazione Comunale una soluzione che non disponga in alcun modo la terzializzazione del servizio e che ne rispetti la pubblicizzazione.
La nostra visione di governo futuro della città non potrà non mettere in discussione la tendenza a far dipendere sempre di più il finanziamento degli investimenti in infrastrutture e servizi pubblici da capitali privati in una logica strettamente finanziaria e speculativa
Abbiamo espresso da sempre forte contrarietà a quelle forse politiche che imponevano la messa sul mercato dei servizi pubblici locali essenziali per la vita delle comunità quali il Trasporto Pubblico Locale, il Gas, i Rifiuti, l’Elettricità.
Quindici e più anni di politiche di aziendalizzazione, liberalizzazione, privatizzazione dei servizi di pubblica utilità, hanno dimostrato nei fatti di non mantenere le promesse: è peggiorata la qualità dei servizi, è aumentata la precarizzazione del lavoro e sono aumentate le tariffe.
Tale fallimento manifesta che la qualità, l’universalità e l’efficienza dei servizi può essere garantita solo da un maggior controllo e partecipazione nella gestione dei servizi stessi da parte dei cittadini, questo deve essere fortemente riportato al centro della discussione e forte deve essere l’impegno di ogni amministrazione di sinistra
Una materia così essenziale per il benessere delle comunità locali richiederebbe una discussione pubblica sul tema dei beni comuni e dei servizi pubblici che coinvolga gli amministratori e la comunità locali, le organizzazioni dei lavoratori e la cittadinanza tutta, questo abbiamo tentato di fare nelle nostre discussioni pubbliche ma ancora più attenta e determinata deve essere l’attenzione posta in questo momento cruciale, solo la partecipazione diretta dei cittadini può aiutare a garantire trasparenza ed efficienza dei servizi e solo con l'aiuto di tutti i cittadini potremmo ridisegnare un modello di città dove la qualità della vita, la sicurezza sociale e il lavoro siano garantiti per tutti.
Circolo di Rifondazione Comunista di Alessandria (Federazione della Sinistra)
Giorgio Barberis (consigliere comunale indipendente del PRC)
La vertenza che si è aperta tra le lavoratrici dei servizi educativi e l’Amministrazione Comunale non può e non deve essere ricondotta ad una banale difesa corporativa, come qualcuno sta cercando di fare al solo scopo di denigrarla e ridurla a semplice ed ordinaria bega sindacale. La precarizzazione del personale avvenuta negli ultimi anni, accompagnata dal blocco del turn-over ed ad un progressivo processo di esternalizzazione,l'aumento delle tariffe, non può non incidere sul rapporto educatrice-utente e quindi sulla qualità complessiva del servizio. In questa vertenza c’è sicuramente la difesa sacrosanta dei livelli occupazionali, della dignità delle lavoratrici ma c’è anche e soprattutto l’obiettivo di riconquistare una qualità nei servizi educati per la prima infanzia, messa a dura prova da anni di insensate politiche comunali. Per questo l’unica responsabile di tutti gli eventuali disservizi collegabili alle azioni di lotta che il

La nostra visione di governo futuro della città non potrà non mettere in discussione la tendenza a far dipendere sempre di più il finanziamento degli investimenti in infrastrutture e servizi pubblici da capitali privati in una logica strettamente finanziaria e speculativa
Abbiamo espresso da sempre forte contrarietà a quelle forse politiche che imponevano la messa sul mercato dei servizi pubblici locali essenziali per la vita delle comunità quali il Trasporto Pubblico Locale, il Gas, i Rifiuti, l’Elettricità.
Quindici e più anni di politiche di aziendalizzazione, liberalizzazione, privatizzazione dei servizi di pubblica utilità, hanno dimostrato nei fatti di non mantenere le promesse: è peggiorata la qualità dei servizi, è aumentata la precarizzazione del lavoro e sono aumentate le tariffe.
Tale fallimento manifesta che la qualità, l’universalità e l’efficienza dei servizi può essere garantita solo da un maggior controllo e partecipazione nella gestione dei servizi stessi da parte dei cittadini, questo deve essere fortemente riportato al centro della discussione e forte deve essere l’impegno di ogni amministrazione di sinistra
Una materia così essenziale per il benessere delle comunità locali richiederebbe una discussione pubblica sul tema dei beni comuni e dei servizi pubblici che coinvolga gli amministratori e la comunità locali, le organizzazioni dei lavoratori e la cittadinanza tutta, questo abbiamo tentato di fare nelle nostre discussioni pubbliche ma ancora più attenta e determinata deve essere l’attenzione posta in questo momento cruciale, solo la partecipazione diretta dei cittadini può aiutare a garantire trasparenza ed efficienza dei servizi e solo con l'aiuto di tutti i cittadini potremmo ridisegnare un modello di città dove la qualità della vita, la sicurezza sociale e il lavoro siano garantiti per tutti.
Circolo di Rifondazione Comunista di Alessandria (Federazione della Sinistra)
Giorgio Barberis (consigliere comunale indipendente del PRC)
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