
La salute è un diritto di tutti, non deve esser legata al reddito. Il Piano di Rientro è già operativo e "attua lo scorporo degli ospedali dalla gestione diretta delle ASL"(DGR 51 del 29/12/2010), perciò non girino le destre per i territori dicendo che è ancora tutto da decidere e che la classificazione(di riferimento, di raccordo e di contiguità) verrà discussa coi Sindaci, operatori sanitari e cittadini. Questo non è un Piano socio-assistenziale, ma nasce dalla smania di riorganizzare i territori secondo un unico criterio, quello della spartizione dei poteri, come dimostrano le recenti nomine dei direttori generali/commissari.
Le conseguenze sono tagli ai servizi (non agli sprechi!), raddoppio delle liste di attesa per disabili e non autosufficienti, aggravio dei disagi per i malati cronici. Si dica chiaramente che ci si opporrà con qualsiasi mezzo all'attuazione del Piano di Rientro(concordato dalla Giunta Cota col Governo nazionale per ripianare il buco in bilancio 2004, prodotto dall'allora Governo Regionale di centrodestra!), che lo si rigetta.
Questo non è stato fatto, anzi un consigliere della Lega ha lodato il Piano regionale nel suo intervento...da parte del Pd locale, miopìa politica e l'ennesima stampella al Pdl in difficoltà, da parte del Pdl e della Lega, si tratta di un doppio gioco non accettabile: o si sta con Cota ed i tagli della sua Giunta, o con i cittadini e gli operatori sanitari a difesa dell'ospedale..la terza via non esiste, è solo un'operazione di facciata. E i cittadini se ne accorgeranno, molto presto.
Il Partito della Rifondazione Comunista di Tortona
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