Premesso che:
- Dal deposito di Saluggia, senza informare la popolazione come richiederebbe la legge, partono le barre per La Hague, dove verranno ri-processate per poi tornare in Italia
- Dal deposito di Saluggia, senza informare la popolazione come richiederebbe la legge, partono le barre per La Hague, dove verranno ri-processate per poi tornare in Italia
- Le associazioni ambientaliste (Legambiente e Pro Natura in testa) hanno più volte chiesto alla Regione Piemonte (anche attraverso petizioni con migliaia di firme raccolte) che in occasione di ogni singolo trasporto nucleare, vengano fornite preventivamente ad ogni cittadino che dimora nel territorio dei Comuni attraversati (in qualità di soggetto “che rischia di essere interessato dall'emergenza radioattiva”) tutte le informazioni riguardanti “le misure di protezione sanitaria ad essa applicabili, nonché sul comportamento che deve adottare in caso di emergenza radioattiva”, come previsto dalla Direttiva n. 618 che il Consiglio delle Comunità Europee ha adottato in data 27 novembre 1989
Verificato ancora che:
- Anche per rispondere a queste sollecitazioni, all'interno della legge regionale 18 febbraio 2010, n.5 "Norme sulla protezione dai rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti", si è espressamente previsto che la Regione debba informare sui trasporti nucleari e sui piani di emergenza ad essi associati (art.4)
Interroga la Giunta regionale,
Per conoscere le ragioni del mancato avviso alla popolazioni coinvolte del passaggio dei trasporti nucleari, come a norma di legge
Eleonora Artesio - Consigliere Regionale Prc-FdS
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