lunedì 11 ottobre 2010

Una bomba senza spoletta all'interno della città

La parole scritte nel comunicato dei rappresentanti dei lavoratori della polizia penitenziaria, che prestano servizio presso il carcere di Piazza Don Soria, sono molto chiare e preoccupanti.
Riempirsi la bocca con l’argomento della sicurezza è servito molto come propaganda elettorale per alcuni personaggi, sia a livello nazionale che locale, ma al di là delle parole non si è fatto nulla di concreto.
Militari da parata in alcune città (nessuna deterrenza sugli eventi criminali, se non per far traslocare alcuni traffici da un quartiere ad un altro), ronde di solerti cittadini a vigilare sul territorio (non si ha a disposizione nessun bilancio dell’operazione), ma quali investimenti finanziari per i corpi di polizia?
Come ci viene spiegato dagli agenti della polizia penitenziaria la situazione chi si presenta nel carcere cittadino è drammatica, da qualsiasi parte delle sbarre la si osservi, o meglio, la si subisca.
Agenti costretti di fatto al lavoro straordinario (non retribuito per mancanza di fondi) per coprire le carenza di organico, ore lavorate di straordinario non recuperabili in quanto il fatto che il personale è sotto organico non permette di effettuare questa operazione.
Detenuti in situazioni di convivenza disastrose, lo spazio di vita quotidiano per ogni sei detenuti è di venti metri quadrati, riduzione drastica della attività sociali in carcere. A questo aggiungiamo il fatto che la concentrazione di persone di etnie diverse in un contesto simile può portare a situazione di conflittualità interna elevata.
In questi anni c’è chi si è voluto mettere una maschera di perbenismo ed intransigenza, inventandosi nuovi reati da perseguire, ciò ha portato ad un massiccio afflusso di nuove entrate nella strutture di detenzione.
Ad Alessandria è necessario e doveroso che tutte le forze politiche prendano atto della situazione denunciata dagli agenti della polizia penitenziaria e si facciano interpreti del loro disagio presso il Ministero di Giustizia, affinché intervenga rapidamente a disinnescare questa vera e propria “bomba” in Piazza Don Soria.

Il Circolo del Partito della Rifondazione Comunista di Alessandria (PRC-FdS)
Il Circolo del Partito dei Comunisti Italiani di Alessandria (PdCI-FdS)

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