Quando un individuo raggiunge una posizione di “potere” spesso si sente autorizzato a non confrontarsi con nessuno, dato che quello da lui stabilito potrebbe essere aggiunto sulle bibliche tavole della legge .
Nulla può essere posto in discussione!
I fortunati a cui viene concessa udienza possono soltanto ascoltare e cercare di comprendere con remissività ciò che li viene spiegato, anzi solennemente dichiarato.
Così è capitato Venerdì 09 Aprile 2010, quando alcuni dipendenti ASPAL, accompagnati dai rappresentanti sindacali di categoria, si sono recati al cospetto dell'assessore Vandone e dell'assessore Pavanello, al fine di avere notizie più precise e dirette del destino della loro azienda municipalizzata.
Il signor Vandone a quel punto ha manifestato la sua intenzione di non voler incontrare i rappresentanti sindacali. Probabilmente l'assessore ritiene che i lavoratori dovrebbero restare soli senza nessuno che con più competenza potrebbe aiutarli a comprendere i suoi piani ed eventualmente avanzare delle istanze.
Dare vita ad una gazzarra dentro Palazzo Rosso per negare il diritto dei lavoratori a farsi tutelare è segno di un'arroganza inaudita.
Il palazzo Comunale è la casa di tutti i cittadini, nessuno può avere la presunzione, entro quelle mura, di esercitare il proprio potere delegato (dai cittadini direttamente o dal Sindaco quale rappresentante dei cittadini) con sfrontatezza ed in abuso.
Speriamo che presto si possa avere l'occasione di poter ricambiare le cortesie ricevute da chi ci amministra.
Solidarietà ai lavoratori ed ai loro rappresentanti.
Nulla può essere posto in discussione!
I fortunati a cui viene concessa udienza possono soltanto ascoltare e cercare di comprendere con remissività ciò che li viene spiegato, anzi solennemente dichiarato.
Così è capitato Venerdì 09 Aprile 2010, quando alcuni dipendenti ASPAL, accompagnati dai rappresentanti sindacali di categoria, si sono recati al cospetto dell'assessore Vandone e dell'assessore Pavanello, al fine di avere notizie più precise e dirette del destino della loro azienda municipalizzata.
Il signor Vandone a quel punto ha manifestato la sua intenzione di non voler incontrare i rappresentanti sindacali. Probabilmente l'assessore ritiene che i lavoratori dovrebbero restare soli senza nessuno che con più competenza potrebbe aiutarli a comprendere i suoi piani ed eventualmente avanzare delle istanze.
Dare vita ad una gazzarra dentro Palazzo Rosso per negare il diritto dei lavoratori a farsi tutelare è segno di un'arroganza inaudita.
Il palazzo Comunale è la casa di tutti i cittadini, nessuno può avere la presunzione, entro quelle mura, di esercitare il proprio potere delegato (dai cittadini direttamente o dal Sindaco quale rappresentante dei cittadini) con sfrontatezza ed in abuso.
Speriamo che presto si possa avere l'occasione di poter ricambiare le cortesie ricevute da chi ci amministra.
Solidarietà ai lavoratori ed ai loro rappresentanti.
FEDERAZIONE DELLA SINISTRA
I circoli di Alessandria del Partito della Rifondazione Comunista e del Partito dei Comunisti Italiani
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