martedì 22 dicembre 2009

La regione contro la privatizzazione dell'acqua. Un buon passo come richiesto dal PRC

La Regione Piemonte ha impugnato – dice Alberto Deambrogio, cons. reg. PRC-SE - davanti alla Corte Costituzionale l'art 15 della legge 166/2009, meglio nota come "legge sulla privatizzazione dell'acqua".
”Il provvedimento di impugnazione – continua Deambrogio - è stato adottato dalla Giunta regionale il 14 dicembre, richiamando un precedente ricorso del 2008, ricorso con il quale si contestava la legittimità dell'articolo 23bis della legge 133 del 6 agosto 2008 recante disposizioni in materia di servizi pubblici, per violazione degli articoli 5, 114, 117, 118 e 120 della Costituzione, anche con riferimento agli articoli 3 e 97 della nostra Carta fondamentale.
In altri termini, il Governo regionale ritiene che l'articolo 15 della legge 166 rappresenti sia una riduzione dei diritti fondamentali dei cittadini (art 3 della Costituzione) sia una prevaricazione rispetto al riconoscimento dei poteri assegnati alle Regioni in forza del Titolo V della Costituzione.
Alle osservazioni già inoltrate in precedenza, la Giunta ne aggiunge una serie riguardanti la violazione dei trattati europei e la libera concorrenza”.
“Per me è motivo di vera soddisfazione – continua ancora Deambrogio – sia perché il Piemonte si pone con questo atto in prima fila tra i difensori di un decisivo bene comune, sia perché la richiesta di opposizione di fronte alla Corte Costituzionale, come avvenne già sull’art. 23 bis, è stata richiesta per prima in aula da Rifondazione Comunista”.
“Con questo importante tassello istituzionale – conclude deambrogio – si compone un quadro di lotta e opposizione alla privatizzazione dell’acqua, che passerà anche dalla costruzione di un referendum su cui tutta la Federazione della Sinistra piemontese si impegnerà a partire da gennaio a fianco di movimenti, cittadini ed Enti Locali. Abbiamo condiviso in pieno l’amarezza di Alex Zanotelli di fronte alle deisioni del Governo nazionale, ma da oggi abbiamo un motivo in più per sperare con lui nell’affermazione di diritti inalienabili di fronte all’arrogante pretesa del mercato”.

Alberto Deambrogio, Consigliere Regionale PRC-SE

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