“Da sempre la Cerutti – continua Deambrogio - rappresenta un luogo centrale nella produzione industriale di qualità nella zona monferrina e anche a livello nazionale, ma oggi sempre di più si fa fatica a leggere le strategie future dell’azienda all’interno della crisi complessiva. Questa indeterminatezza non può essere scaricata sulle spalle dei lavoratori e delle lavoratrici, che in assenza di prospettive vedono rapidamente esaurirsi il periodo di cassa integrazione ordinaria per dicembre”.
“La proposta che viene dal sindacato metalmeccanico – continua ancora Deambrogio – e cioè quella di aprire un contratto di solidarietà capace di dare un minimo di respiro a chi vive del proprio lavoro è assolutamente condivisibile e ragionevole. Lo è anche perché permetterebbe una seria discussione capace di far emergere le vere intenzioni dell’azienda rispetto al suo futuro industriale”.
“Con la situazione di crisi diffusa su tutto il territorio – conclude Deambrogio -, che vede ad esempio tutto il settore del freddo arrancare, non è proprio possibile cedere ulteriori spazi alla distruzione di posti di lavoro. Per essere chiari, se dal tavolo del 28 dovesse venire una chiusura dell’azienda bisognerebbe pensare immediatamente a una mobilitazione larga e determinata per impedire un salto nel buio per centinaia di lavoratori e lavoratrici”.
Alberto Deambrogio, Consigliere Regionale PRC-SE
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